domenica 11 luglio 2010

Un sorriso condiviso con se stessi, in attesa di condividerlo con un'altra

Il sorriso che al momento mi ritrovo sgorgarmi sulle labbra è differente da quello che spesso mi illumina il volto, ultimamente... sebbene, in qualche modo, sia imparentato. 

Mi sono ritrovato, da solo, steso sul mio letto e trasportato da delle dolci e cullanti melodie, a parlare, e a commuovermi. 
Potrebbe suonare che io sia folle, e magari lo sono davvero. Ma se questa è davvero follia, allora la abbraccio con convinzione comunque, perché porta seco un flusso di sentimenti, emozioni, gioia e serenità, di cui credo si possa fare esperienza solo in rare occasioni, all'interno della propria vita. O meglio, che siano suscitate da avvenimenti - o persone - che toccano la nostra vera essenza, quasi come si facciano delle carezze ad un gatto, e questo risponda facendo le fusa. 
E' così che mi sento, sebbene ad un livello più "metafisico". Sento un qualcosa di grande, che mi riempie senza però forzare; come dell'acqua che si adatta ad un contenitore, riempiendolo e dando un senso al vuoto che questo ha. E questo placido lago, che dentro me sta in una quiete nemmeno in apparenza statica, mi avvicina un po' al comprendere il "vuoto" di cui si parla nella filosofia taoista, e nell'arte del Tai Chi. 

Qual è la parte più importante di una tazza? Il contenitore, oppure il vuoto che consente di contenere del liquido?

Qual è la parte più importante di una porta? La struttura solida, oppure la fessura vuota che le permette di aprirsi?

Credo che entrambe le cose, in entrambi i casi, siano importanti. Senza l'una, l'altra non ha senso di esistere e non può adempiere allo scopo per cui è stata ideata, pensata, creata. 


Credo che la stessa cosa valga per noi, esseri umani. Siamo sempre così pieni, carichi, di pensieri, paure, emozioni, desideri, volontà, preconcetti... siamo come una tazza già piena. Ma come potremo lasciare entrare altro in noi, se siamo già così pieni?
Rilassarsi e lasciare andare ciò che non è necessario è la via della Natura. Entrambi il vuoto e il pieno, nel loro avvilupparsi reciproco costante e perennemente dinamico, sono presenti e necessari. 

Se - o quando - riusciamo a far sì che questi e tutti gli altri apparenti opposti trovino dentro di noi un equilibrio, pur sempre dalla natura dinamica e mai statica (nulla è statico, nell'universo), ecco che avremo modo di arricchirci di così tante cose che non pensavamo nemmeno potessero esistere, e potessimo vivere. 


Ecco a quali riflessioni mi conduce ciò che risveglia nel mio animo una persona a me estremamente cara; le parole che voglio dirle, e che al momento posso - o voglio - solo dire a me stesso, ammettendole, ed ammirandole. Parole che sono solo una piccola immagine riflessa e sfocata della realtà che dentro mi respira. 

2 commenti:

nuvoladigirasole ha detto...

...mi è capitato di provare questa sensazione fantastica anche se non la avevo mai guardata da questa prospettiva. È vero, è molto rara... È così bella che quando succede sembra quasi di sentire l'infinito dentro di sé e mi è capitato di sentire il desiderio in quel momento di voler fermare il tempo per l'eternità. Credo che tu abbia un animo molto ricco e profondo... È bello leggerti e sentirti :-) e per quanto riguarda un post precedente su quale sia il tuo valore... È difficile dirlo perché ci sono tesori nascosti in una anima e sconosciuti anche a se stessi... Poi a volte si incontra qualcuno ed escono fuori come per magia Ti auguro di scoprirne quanti più puoi e alimentarli e magari chi lo sa se qualcosa di bello posso trasmettertelo anchio :-) Baci e buona fortuna. Il buona fortuna non è però un saluto che vuole nascondere anzi devo dire che continuo ad avere voglia sul fatto che possa nascere una simpatica amicizia :-) ciau

nuvoladigirasole ha detto...
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