lunedì 13 settembre 2010

Fiume di pensieri

Un mese e mezzo è trascorso dall'ultima volta che mi sono soffermato a scrivere qualcosa qui...

La cosa curiosa è che due o tre volte ho iniziato a scrivere, ma dopo un po' ho riletto, fatto una smorfia, e cancellato tutto. 

Credo non fossi pronto a guardare con sincerità dentro di me, e ad ammettere alcune cose. Non volevo. Ed è questo che in genere lascio che accada, ogni qual volta scrivo qui: tento di fissare in parole quel flusso di emozioni, immagini e pensieri che mi fluisce dentro, disegnando forme tanto differenti quanto originali, e che a volte riesco perfino quasi a percepire nel mio petto. 

Ma in questo caso sono contento, perché questo mio non voler scrivere nulla qui mi ha portato ad aprirmi un po' con una persona che conoscevo da tanto, ma che non sentivo da lungo tempo, e che ha mostrato sorprendenti capacità introspettive, di riflessione, di intuito, di intelligenza e di portarmi a vedere ciò che non volevo. Una ragazza di una cultura diversa dalla mia, dalla nostra, e che - assieme ad altre persone che ho avuto modo di incrociare lungo il mio cammino - mi fa capire quanto sottovaluti determinate culture e nazioni. E così, mentre "insegno" un po' di italiano, apprendendo qualche parola di serbo, mi ritrovo ad avere una mia mentalità radicalmente modificata, senza quasi rendermene conto. 

Nonostante abbia ancora un senso di amarezza che con la calma forte e sempiterna di una montagna si origina nel mio petto, per distendere le ali con l'eleganza e la decisione di una gru, so che sono fortunato. Conosco numerose persone, amici e amiche, che davvero mi danno tanto e a cui, almeno stando a ciò che trasmettono e dicono, anch'io do molto. 

Sarà meglio che mi focalizzi su questo, piuttosto che su ciò che sento mi manchi, non potendo far nulla per questo. E' la natura umana quella di anelare sempre a qualcosa di più, non è così...?

Ma non sarebbe la prima volta che tento di modellare un qualcosa che credo insito in me.