giovedì 21 dicembre 2006

abbracci a distanza?

Segnalo un link, dal sito di Newton:

magliette abbraccianti

Per riassumere in breve, si tratta di maglie che dovrebbero "riprodurre l'abbraccio, o il tocco di qualcuno". O meglio, trasmetterlo, via bluetooth del cellulare. Se una persona dà una pacca sulla spalla, la maglietta applica "calore e pressione nei punti esatti".

Per quanto sia un'amante delle innovazioni scientifiche, anche di quelle che non sono di certo tese a rivoluzionare la vita del genere umano, una cosa del genere mi fa ridere di un riso a metà tra il sarcastico e il divertito.

Magliette per abbracciarsi a distanza?! Posso capire (essondomici ritrovato) quanto possa essere triste l'essere lontani dalla persona (o dalle persone) a cui si tiene, ma addirittura questo..?
Stanno affermando implicitamente che una pacca di un amico, l'abbraccio della persona che ci è cara, altro non sia che un insieme di "calore e pressione", e forse qualche piccola differenza di potenziale o cose simili?

Nonostante sia io il primo ad essere interessato a tutte le varie scoperte in campo medico che indicano come causa di un particolare stato d'animo una scarica di un particolare ormone, oppure come motivo di una predisposizione fisico-mentale il nostro corredo genetico... beh, qui mi sembra davvero che tutto questo stia arrivando a delle mete ridicole.

Non è di certo la pressione e il calore che la persona ci trasmette ad essere così importante, nel gesto! Queste cose incidono anche, in quanto naturale conseguenza del tocco, ma che cosa del sorriso, dello sguardo, del respiro, degli odori... delle sensazioni che si hanno quando si scambia un abbraccio con la persona a cui si vuole bene?

Mi si potrebbe obiettare: "meglio questo che nulla". E nonostante la parte razionale che è in me non trovi nulla con cui ribattere, quella più personale risponderebbe sdegnata alla proposta di avere un oggetto del genere.

Non siamo solo un ammasso di materia

sabato 16 dicembre 2006

La termodinamica è una bufala? Come far piangere i propri professori di termodinamica nel caso fosse vero

Indico un link alquanto interessante, che sia vero o no

Creazione Energia

Per riassumere brevemente per chi non avesse voglia di leggere l'articolo o per chi non fosse tanto ferrato in inglese.
Questa industria irlandese (il cui sito è visitabile a questo indirizzo) afferma di essere riuscita a scovare un metodo che fornisca energia "gratis". Ossia, non si parla dei metodi che sfruttiamo oggi e di cui l'intera nostra conoscenza termodinamica si basa - metodi di conversione di energia - ma di vera e propria creazione. Tutto ciò sfruttando un qualunque campo magnetico: stando alle loro parole, "se si viaggia attorno al campo magnetico si parte e si finisce allo stesso punto, quindi si guadagna energia".

Ora, se tutto ciò fosse vero, le basi stesse della Termodinamica andrebbero a farsi benedire. E nonostante devo dire che godrei in maniera niente affatto indifferente nel dire a qualche docente "Le sue sono stron**te, non è vero in quanto è stato dimostrato il contrario" con conseguente ammirazione del pianto trasudante disperazione degli stessi, di cose del genere ne ho lette abbastanza (per dirne una: la società che diceva di riuscire a ricavare energia costringendo l'elettrone dell'atomo di idrogeno su un orbitale stante ad un livello di energia pari a metà di quello fondamentale [n=1], ossia mandando a farsi benedire l'intera teoria di quantizzazione dell'energia, e quindi gran parte - se non tutta - la quantomeccanica), ma non si sono mai avute delle ripercussioni o mai si è detto/capito se fosse effettivamente come si affermava al principio.

Beh, staremo a vedere. Per quanto ho avuto modo di constatare nelle mie minuscole e insignificanti esperienze, in genere quasi l'intera razza degli scienziati (non ho ancora l'ardire di definirmi tale) è piuttosto restia al rinnegare le proprie fondamenta, anche se fosse appena stato dimostrato come queste fossero fasulle (anche se mi rendo conto che ammettere che tutto quello su cui si è improntato la propria vita siano "cagate pazzesche" - per citare Fantozzi - sia piuttosto difficile).
Con questo non voglio dire che questa azienda sia effettivamente riuscita in quel che dice o altro: sono solo estremamente curioso.

Staremo a vedere

giovedì 14 dicembre 2006

natura omosessuale

ok, sarà un qualcosa di pseudo-serio, ma io da 3 minuti sto rotolando dalle risate. Linko dal sito del Corriere della sera:

Qui

Per riassumere per chi non abbia voglia e/o tempo per leggere: a quanto pare i bisonti - così come un bel po' di altre specie animali - ci danno dentro anche "1 contro 1", come avrebbe detto un mio professore del liceo.

Per tornare ad una parvenza di serietà, la cosa potrebbe avere (anche se dubito che avrà) ripercussioni sul mondo umano. Quante volte davanti all'argomento "omosessualità" si è sentito dire, o magari si è detto, che è una cosa "contro natura"?
Ebbene, a quanto pare la cosa non è così poco generale.

Perchè creare problemi su qualcosa che ha effetti sulla vita intima di varie persone? La mia libertà finisce dove inizia quella di un altro; per dirla più egoisticamente... finché a me non vien fatto un torto, che diritto ho di lamentarmi?
A quanto pare, gli animali di certo problemi non se ne fanno :P

mercoledì 13 dicembre 2006

Da qualche parte bisognerà pur cominciare

Eccomi qui, dopo essermi riproposto a lungo di creare un blog mio, che spero avrò la pazienza di curare come vorrei.

Sostanzialmente questo blog vorrebbe essere improntato su un livello personale-riflessivo (per dirla senza eufemismi: le seghe mentali del sottoscritto), spesso fatte scattare da un articolo a carattere scientifico, altre volte dalla mia labirintica e a volte confusionaria mente, altre ancora da eventi vissuti.

Tanto per cominciare, il motivo del titolo di questo blog: sarà il periodo un po' provante ad avermi lanciato un suggerimento in maniera più o meno subdola.
Per quanto possiamo fare da parte nostra, per quanto impegno, passione, sforzo possiamo applicare in una qualunque azione o aspetto della nostra vita, a volte ciò non serve perchè noi possiamo ottenere ciò che ci eravamo preposti: per dirla in maniera semplice, c'è un così famigerato "Destino" che decide buona parte dell'esito delle svariate situazioni (al momento non mi dilungherò sull'argomento "destino", e le virgolette che gli ho fatto accompagnare dovrebbero denotare giust'appunto l'ambiguità che voglio trasmettere con questo termine). Da tutto questo la metafora del titolo del blog.

Detto questo (che già mi sarà costato quei pochi, potenziali lettori che avrei potuto avere, temo =P), per il momento tornerò a studiare. Presto un qualche post ^_^