martedì 11 maggio 2010

Quiete

Respiro. 
Respiri lenti, calmi e profondi. Come dei gravi rintocchi di campana, al cui susseguirsi ci si ritrova ad adattare tutte le proprie abitudini. 
Inesorabili, ben scanditi. Alla fine dell'eco di uno, ne nasce un altro, in un continuum senza inizio e senza fine. 


A questo respiro si associa uno stato d'animo quieto, ma al contempo di una sicurezza salda, secolare, com'è la natura dell'acqua abbandonarsi verso il basso, e del fuoco arrampicarsi verso il cielo. 


Un sorriso, nato dalla parte più intima ed interiore, maggiormente radicata, che affluisce nel mio animo e sgorga nei miei occhi e sulle mie labbra. Una parte di me che riesco quasi a toccare e a localizzare, lì, nel mio petto. Un qualcosa a cui riesco ad appoggiarmi, che mi sostiene e mi dà forza. 


Quiete. Serenità. Forza del non agire. 


Quando senti di non aver bisogno di cantare, perché il canto è già pago dentro di te, e lì si ristora e vortica, si innalza, gioca e danza baldamente, a tratti adagio, con calda seduzione, a momenti focoso e traboccante di vitalità. Permea il tuo essere. Ogni singola fibra, ogni singolo pensiero, ogni singola emozione.  


Quando senti il tuo stesso essere vibrare, ed anelare verso qualcosa che dà nuovo significato a ciò che vivi, ciò che vedi, ciò che fai. Come il ricercare un oggetto celato nella penombra di una stanza, alla ricerca della sua sagoma, quando un'improvvisa luce si dirada, non solo illuminando ed indicando l'oggetto che cercavi, ma al contempo facendo apparire ai tuoi occhi un intero mondo all'infuori della stanza. E tu resti lì, in silente contemplazione, incapace nel tradurre in parole ciò che davvero ti scorre dentro. 


Ecco ciò che questa sera sto vivendo. 


Tutto ciò perché ho realizzato l'importanza di qualcosa - di qualcuno. 


E sorrido, mentre il mio cuore concepisce delle singole lacrime, che vengono tradotte in realtà dai miei occhi neri. 

1 commento:

nuvoladigirasole ha detto...

Questo accade nel momento in cui si lascia entrare e si accoglie con un abbraccio l'emozione che bussa al proprio cuore...
Quando c'è l'emozione parla da sè non c'è alcun bisogno di aggiungere altro...
C'è solo posto per amare quell'attimo breve e intenso di un battito d'ali...
Abbandonarsi e volare... non c'è posto per la ragione.