venerdì 23 aprile 2010

Summa

Ed eccomi qui, dall'altra parte del mondo rispetto a dove sono nato e cresciuto, affrontando ogni giorno quesiti ed argomenti che fino a qualche anno fa' mi sarebbero parsi "gibberish".

Ricordo quando, con uno dei miei piu' cari amici, si stava seduti in macchina, bevendo una birra, e immaginando cosa il futuro ci avrebbe riservato. Eravamo agli ultimi anni delle superiori, allora, armati di tanti bei sogni e desideri, ma di meno spirito pratico.

Devo ammettere che nemmeno dopo centinaia di tentativi sarei riuscito ad immaginare una situazione simile a quella attuale. Avendo appreso tutto quello che ho appreso, avendo vissuto tutto cio' che ho vissuto, avendo preso le decisioni che ho preso.

E' buffo. Mi ritrovo a ridere al pensare a quel ragazzino di 17-19 anni, per cui il solo andare via dalla sicilia era una grande conquista. Mi sembra un po' come quando si vede un bambino restare sorpreso per eventi di tutti i giorni.
La cosa mi fa sentire piu' vecchio di quanto in genere mi senta.

Dentro mi sento spesso come un ragazzo che non ha ancora realizzato nulla, e che ha ancora un universo di cui fare esperienza e da apprendere. Altre volte, specialmente al confronto con alcune persone, mi sento particolarmente precoce, come se fossi saltato direttamente alla fase adulta senza godermi le bellezze spensierate che l'adolescenza puo' garantire a chi la abbraccia.

E come un raggio di sole che fende le nubi, il pensare a tutto questo mi fa realizzare un qualcosa. Un desiderio, un qualcosa che io voglio.
Voglio godere di tutte le giornate che trascorro, dallo stare in laboratorio, al chiacchierare con amici o sconosciuti, al passeggiare, al fare nuove esperienze, allo restare in casa. Voglio imparare ad apprezzare quello che faccio e vivo, e nel caso non ne fossi capace, allora trovare qualcos'altro che sia in grado di farmi sorridere.

Proposito molto vago... ma un viaggio di mille miglia inizia sempre dal primo passo.

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