martedì 30 ottobre 2007

L'amaro sapore di una tristezza crescente

Quando finalmente ti sembra di scorgere qualcosa capace di rompere la solita, monotòna tristezza, velata dall'acida ombra di una grigia malinconia...
Quando ti rifiuti di crederci, perchè non è la prima volta che una possibilità simile ti appare davanti, per poi terminare con una sonora quanto dolorosa lezione.
Quando per diversi motivi, nonostante il tuo rifiuto, incominci per qualche motivo a riporvi la tua fiducia, e le tue speranze.
Quando una parte di te che ormai credevi di aver seppellito da anni sembra rinascere e tornare ad alimentare la tua volontà e le tue azioni.
Quando torni con un'ingenua quanto idillicamente speranzosa puerilità al fantasticare ad occhi aperti, in pieno ed armonico accordo con i sogni conciliati dall'Onirico Cantore.

Quando gli ostacoli maggiori sembrano ormai superati…

…qualcosa accade, e in un solo istante riesce ad abbattere tutto quello che in giorni, se non in settimane, avevi raggiunto. Quell’equilibrio di delicata quanto semplice bellezza che si era venuto ad instaurare, quello stato d’animo per cui tu da anni pregavi il Fato di avere la possibilità di riconquistare.

Ed è allora che ti rendi conto che il demone peggior nemico degli aurighi, che metteva loro un bastone tra le ruote quando erano ormai sicuri della vittoria, esiste davvero, anche se non con la natura di un demone, ma di qualcosa di più semplice.

"Una distanza materiale non potrà mai separarci davvero dagli amici. Se anche solo desideri essere accanto a qualcuno che ami, ci sei già", scrive Richard Bach in quello che reputo essere uno dei più bei libri che abbia avuto modo di leggere ("Nessun luogo è lontano").


Stron**te.

Perché se è vero che un sentimento profondo non viene di certo a mancare per colpa della distanza, è altrettanto vero che a volte non so cosa darei per poterla annullare, portatrice di così tanti dubbi e problemi.

Perché a volte temo di percorrere quella distanza, poiché dopo dovrei ripercorrerla nell’altro senso, e tornare a viverci.


Tutto questo perché non ho qualcosa di fisico contro cui poter scagliare la mia impotente frustrazione per la situazione presente.

A volte sarebbe più facile non essere così razionale e comprensivo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

....alla fine lo hai lasciato....bene....un bacio....la tua Rynoa....=D

Eladrin ha detto...

difficile resistere alla gentile richiesta di una "giovin donzella"...! ;)