sabato 13 ottobre 2007

Delusioni

E' triste vedere che un'amica commetta qualcosa di sbagliato, senza la chiara e distinta coscienza che questo lo sia. E' triste sentirla piangere, mentre cerca di trattenere i singhiozzi con vana ostinazione. E' triste sentirle dire che non sa cosa fare, non riesce a realizzare la cosa migliore da fare, coerentemente con quanto aveva affermato fino al giorno prima.

Ma la cosa più triste è il veder te stesso perdere la stima e la considerazione che avevi di lei, nell'assistere a tutto questo.
Non che a ciascuna persona non sia concesso di commettere i propri errori... ma quando si è coscienti di come questi errori siano latenti, pronti a scattare con felina prontezza e a indurci a fare qualcosa di poco corretto... e quando la persona che li compie gode di una tra le ammirazioni più alte che tu abbia mai serbato per qualcuno...
Tutto questo non lascia altro che una triste e abbattuta delusione dentro di te.

E mentre taci - non per scelta come quando accade scegli di fare, bensì perchè le parole ti vengono a mancare - realizzi con sorriso di silente disillusione che a quanto pare non era come pensavi.
Che a quanto pare, una differenza abissale si stende tra la realizzazione cosciente di un qualcosa - sia questa una filosofia oppure un principio - e il vivere la stessa.

E ancora una volta ti sembra di ritrovarti solo in questo mondo che non fa altro che mostrare una cocciuta costanza in ciò che ti serba.

Nella speranza che la tenue luce che al contempo ti si avvicina, quasi come a mantenere una parvenza di equilibrio e di stabilità, si riveli la fonte originaria e non un corpo celeste che splende di luce riflessa.

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