venerdì 19 gennaio 2007

Come se il vizio non fosse pesante di suo...

...ecco come uno studio svolto dall'università di Harvard mostra come il livello di nicotina medio nelle sigarette (ogni tipo in vendita, nessuno escluso), a partire dal 1997 per 7 anni, ha subito un incremento pari all'1,6% all'anno.

Se da un lato le case produttrici avevano promesso di non impegnarsi a pucclicizzare il fumo specie tra i giovani (ai fattori pratici si erano impegnate a non mirare di aumentare il numero di fumatori già esistenti), dall'altro cosa possono fare?
Ovvio!
Aumentano il livello di nicotina nelle sigarette prodotte di ben l'11% in neanche 10 anni! Alla faccia di chi fuma e cerca il coraggio e la forza di smettere, viene in tal modo aiutato nella scelta: con l'aumento della sostanza viene ad aumentarsi la dipendenza fisica dalle sigarette stesse, così almeno si arrendono una volta per tutte e smettono... di cercare di smettere di fumare.

Ed è un fattore medico stabilito come il fumo aumenti le probabilità/predisposizioni nei confronti di praticamente QUALUNQUE malattia, con la sola - strana - eccezione della rettocolite ulcerosa.
...Bah, ecco l'ennesimo caso del "io curo i miei interessi - dove con i miei interessi intendo i soldi che mi entrano in tasca - e me ne frego di quello che succede alla gente".

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