...ecco come uno studio svolto dall'università di Harvard mostra come il livello di nicotina medio nelle sigarette (ogni tipo in vendita, nessuno escluso), a partire dal 1997 per 7 anni, ha subito un incremento pari all'1,6% all'anno.
Se da un lato le case produttrici avevano promesso di non impegnarsi a pucclicizzare il fumo specie tra i giovani (ai fattori pratici si erano impegnate a non mirare di aumentare il numero di fumatori già esistenti), dall'altro cosa possono fare?
Ovvio!
Aumentano il livello di nicotina nelle sigarette prodotte di ben l'11% in neanche 10 anni! Alla faccia di chi fuma e cerca il coraggio e la forza di smettere, viene in tal modo aiutato nella scelta: con l'aumento della sostanza viene ad aumentarsi la dipendenza fisica dalle sigarette stesse, così almeno si arrendono una volta per tutte e smettono... di cercare di smettere di fumare.
Ed è un fattore medico stabilito come il fumo aumenti le probabilità/predisposizioni nei confronti di praticamente QUALUNQUE malattia, con la sola - strana - eccezione della rettocolite ulcerosa.
...Bah, ecco l'ennesimo caso del "io curo i miei interessi - dove con i miei interessi intendo i soldi che mi entrano in tasca - e me ne frego di quello che succede alla gente".
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